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Fisiatra a Catania

Infiltrazioni eco-guidate

Droga e Siringa

"una tecnica...
...mille usi"

perchè l'ecoguida?

Per molti anni, le infiltrazioni a scopo terapeutico, sono state eseguite facendo affidamento su quelli che sono i reperi anatomici, spesso e volentieri però, il target delle infiltrazioni, si trova molto in profondità rispetto alla cute o, più semplicemente, è una struttura molto piccola, dunque difficile da raggiungere "alla cieca"; altre volte, la struttura da raggiungere si trova vicino a "strutture nobili", come vasi arteriosi o nervi, rendendo la procedura particolarmente insidiosa per l'operatore. 

Una delle patologie più frequenti negli ambulatori di Fisiatria è la borsite subacromiale; il trattamento invasivo di questa patologia, prevede come primo step l'infiltrazione della borsa subacromiale, che ha di per sè uno spessore molto ridotto e che, in condizioni patologiche, puà raggiungere qualche millimetro di spessore, fino ad arrivare a misurare all'incirca un centimetro. In queste condizioni, l'utilizzo della guida ecografica è indispensabile per evitare di infiltrare erroneamente le strutture teminee sottostanti la borsa o il muscolo deltoide al di sopra della borsa.

Un altro caso frequente è quello della tendinopatia calcifica di spalla, che viene trattata con la litoclasia percutanea. Il target della procedura è posizionato a circa 2 cm di profondità sotto la cute, non è palpabile, e può non raggiungere 1 cm di grandezza, rendendo impossibile l'esecuzione della procedura in assenza di ecografo. A testimonianza di ciò, il fatto che precedentemente le calcificazioni venivano trattate chirurgicamente, rendendo il trattamento decisamente più invasivo e con tempi di recupero maggiori per via della ferita chirurgica.

Un ulteriore esempio lo ritroviamo nel trattamento della malattia di De Quervain, ovvero una tenosinovite stenosante dei tendini del I dito della mano; Il trattamento prevede una infiltrazione della guaina dei tendini del I comparto degli estensori. Il bersaglio del trattamento è davvero ridotto in estensione, e circonda le strutture tendinee che non vanno assolutamente infiltrate con corticosteroide. La guida ecografica in questo caso, non solo rende la procedura precisa, ma la rende anche sicura.

Ad oggi, la raccomandazione, secondo le linee guida internazionali, è sempre più forte nell'utilizzo della guida ecografica.

Anche dove la guida possa sembrare superflua, come ad esempio nell'infiltrazione intrarticolare del ginocchio, vale comunque la pena utilizzarla, per evitare la possibilità, seppur bassa, di sviluppare problematiche relative all'atto infiltrativo.

fisiatra a Catania                                                                                                                                                                        fisiatra a San Giovanni La Punta

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