"litoclasia e tendinopatia calcifica"
Tecnica e riabilitazione
Cos'è la litoclasia?
La litoclasia è una tecnica che nasce per il trattamento della tendinopatia calcifica della spalla. Questa tecnica prevede l'introduzione di soluzione fisiologica all'interno della formazione calcifica, al fine di eseguire un lavaggio della stessa, asportandone il contenuto.
L'intera procedura si esegue sotto guida ecografica, in anestesia locale, in un setting ambulatoriale.
Tendinopatia calcifica
La tendinopatia calcifica è una metaplasia condrocitica dei fibroblasti totipotendi ad evoluzione calcifica che si verifica più frequentemente a carico dei tendini della spalla. Questo processo porterà alla formazione di una struttura grossolanamente ovalare fatta di materiale calcico nel contesto della struttura fibrillare tendinea. Sono talvolta bilaterali e colpiscono con maggiore frequenza il sesso femminile tra i 30 e i 50 anni. Il meccanismo che spinge alla trasformazione calcifica (metaplasia) ancora non è del tutto chiaro, ma è stata proposta una stadiazione che ne caratterizza l'andamento nel tempo, dividendo il processo in tre fasi principali che seguono la metaplasia condrocitica:
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la fase formativa precalcifica - normalmente asintomatica
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la fase calcifica - puà essere sintomatica
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la fase di riassorbimento - sintomatica con spiccato dolore e impotenza funzionale
Capita frequentemente di incontrare il paziente per la prima volta nella fase di riassorbimento, dopo che ha avvertito un violento dolore spontaneo, che spesso esordisce durante la notte o al risveglio; altre volte il pz giunge a visita per un dolore cronico, tollerabile ma costante, questa presentazione clinica rispecchia invece la fase calcifica.
La valutazione clinica, ma soprattutto l'esame ecografico, indirizzano il medico verso il trattamento più opportuno, che risulta essere molto frequentemente la litoclasia.
L'importanza dell'esame ecografico è data dal fatto che è l'unico esame in grado di fare un'accurata classificazione del tipo di calcificazione presente; infatti, esistono calcificazioni con durezze diverse, che indirizzano verso scelte terapeutiche distinte tra loro.
Come si esegue la litoclasia?
La tecnica prevede diversi step che iniziano, come per tutte le procedure mininvasive, con l'accurata disinfezione cutanea; a questa seguiranno la valutazione ecografica e l'identificazione della calcificazione, per permettere un adeguato posizionamento del paziente sul lettino al fine di esporre nel migliore dei modi l'area da trattare.
Successivamente si somministra l'anestetico locale nei tessuti circostanti la calcificazione e nella borsa subacromion subdeltoidea. Dopo qualche minuto si intraduce nella cute l'ago che raggiungerà la calcificazione, guidato dalla visulaizzazione in tempo reale con l'ecografo. Un volta raggiunto il target si comincia il lavaggio del contenuto calcifico con la soluzione fisiologica. Normalmente è sufficiente l'utilizzo di un solo ago, ma nelle calcificazioni più estese e di consistenza più solida, puà essre necessario inserire un altro ago per la creazione di un piccolo circolo che facilita lo svolgimento della procedura.
Al termine del "lavaggio" si procede alla somministrazione di un farmaco cortisonico all'interno della borsa subacromion subdeltoidea e all'estrazione dell'ago.
Quanto dura la procedura?
La litoclasia dura 10 - 30 minuti circa
Dovrò fare fisioterapia?
La fisioterapia è sempre indicata dopo un trattamento di litoclasia.
Il paziente può iniziare il trattamento fisioterapico già dopo 5-7 giorni dalla procedura.
Il trattamento consiste nel recupero della forza muscolare e dell'articolarità, e si basa sull'esercizio terapeutico con carichi progressivi lungo l'arco di 8-12 settimane.
Serve una preparazione particolare alla procedura?
Si tratta di una procedura ambulatoriale, non necessita di ricovero nè di una preparazione specifica.