AREE DI INTERESSE
ECOGRAFIA MUSCOLARE E ARTICOLARE
L’ecografia muscolo-scheletrica è una metodica diagnostica non invasiva, non nociva, che mediante l'emissione di un fascio ultrasonoro studia i tessuti molli del corpo umano.
L'indagine ecografica si distingue dalla Risonanza Magnetica, dalla Tomografica Computerizzata e dalla radiografia tradizionale per la possibilità di studiare le strutture durante il movimento. Inoltre, non avendo controindicazioni, tutti i pazienti possono sottoporsi all'esame ecografico.
Come si svolge l'esame?
L'esame ecografico è un esame diagnostico di rapida esecuzione, contrariamente ad altre tecniche, quali la risonanza magnetica o la Tomografia computerizzata, bastano pochi minuti per eseguire tutte le scansioni necessarie a confermare o a smentire il quesito diagnostico.
E' un esame nocivo?
No, può essere ripetuto anche più volte in tempi ristretti, come ad esempio nel monitoraggio del trattamento riabilitativo di alcune patologie infiammatorie dei tessuti molli; l'ecografia non emette radiozioni ionizzanti, ovvero quelle radiazioni capaci di causare modificazioni cellulari nocive.
Quali patologie possono essere studiate con l'ecografia?
Di seguito alcune delle patologie diagnosticabili tramite ecografia nei diversi distretti articolari:
SPALLA:
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Impingement subacromiale
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lesioni della cuffia dei rotatori
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borsiti
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calcificazioni
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tenosinoviti
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lesioni legamentose
GOMITO:
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epicondilite
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epitrocleite
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artrosi
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intrappolamento e lussazione del nervo ulnare
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lesioni tendinee e legamentose
POLSO:
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versamento articolare
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cisti tendinee e articolari
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M. di De Quervain
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artriti autoimmuni
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S. da intersezione prossimale e distale
MANO:
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rizoartrosi
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lesione di Stener
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dito a scatto
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tenosinovite
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cisti tendinee e articolari
ANCA:
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artrosi
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lesione tendinea
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calcificazioni
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borsite
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tendinopatia
GINOCCHIO:
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lesioni tendinee
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lesioni legamenti collaterali
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cisti di Baker
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lesione meniscale
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M. di Osgood Schlatter
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borsite
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calcifiazioni
CAVIGLIA:
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tenosinoviti
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lesioni legamentose
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intrappolamenti nervosi
PIEDE:
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fascite plantare
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neuroma di Morton
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lesione tendinea
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lesione muscolare
MUSCOLI:
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lesioni muscolari
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neoformazioni
Il Medico Fisiatra giunge ad una diagnosi specifica tramite:
L'anamnesi
Raccogliere l'anamnesi significa indagare il vissuto del paziente, non significa soltanto chiedere dove ha il dolore e da quanto tempo si è presentato...
Raccogliere l'anamnesi significa conoscere il paziente nella sua interezza, approfondendo l'eventuale presenza di patologie, pregresse e attuali, sapere se è stato sottoposto a interventi chirurgici, conoscere la presenza o meno di intolleranze e di allergie, capire quali farmaci assume, ed esaminare gli esami diagnostici e di laboratorio portati in visione.
Per questo, quando ci si reca a visita fisiatrica, è sempre necessario portare con sè tutti gli esami e le visite precedentemente eseguite, al fine di fornire informazioni precise e dettagliate allo specialista.
Una buona anamnesi è il primo passo per una visita completa.
L'esame obiettivo generale e specialistico
L'esame obiettivo è la parte della visita in cui vengono ricercati ed evocati i sintomi e i segni della patologia e non può prescindere da tutta una serie di test e prove a cui il medico deve sottoporre il paziente.
In alcuni casi è possibile giungere alla diagnosi dopo aver eseguito l'esame obiettivo e dopo aver raccolto l'anamnesi, in questi casi siamo difronte a quella che in gergo è detta diagnosi clinica; talvolta però è necessario sottoporre il paziente ad esami diagnostici strumentali e ad esami di laboratorio.
Una volta posta la diagnosi, è la volta del trattamento riabilitativo, che viene pianificato dal Fisiatra con la stesura di un progetto individuale che si adatti alle necessità e alle aspettative del singolo paziente, tenendo conto delle funzioni residue e delle funzioni recuperabili.
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l’anamnesi
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l’esame obiettivo
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gli esami di laboratorio
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gli esami strumentali
PROCEDURE ECO-GUIDATE
L'interventistica eco-guidata ed eco-assistita è diventata lo standard per le procedure terapeutiche mininvasive dell'apparato muscolo-scheletrico; riunisce numerose tecniche interventistiche accomunate dall'utilizzo dell'ecografo durante l'atto infiltrativo.
L'utilizzo dell'ecografia ha permesso la visualizzazione in real time dell'ago attraverso i tessuti, consentendo di vedere, e quindi raggiungere, anche target molto piccoli prima irraggiungibili con la stessa precisione.
Altro grande vantaggio è la possibilità di vedere, e quindi evitare, le strutture nobili, quali vasi arteriosi, venosi e nervi.
Ad oggi le procedure ecoguidate trovano largo impiego nelle patologie dell'apparato muscolo-scheletrico, ma anche nel campo gastroenterologico, in anestesiologia e nella radiologia interventistica.
Gli studi scientifici hanno evidenziato che le infiltrazioni con: acido ialuronico, emoderivati, ossigeno ozono, cortisonici, le artrocentesi, i blocchi anestetici, l'idrodistensione, i trattamenti percutanei delle calcificazioni (litoclasia), sono solo alcuni dei trattamenti che hanno visto un miglioramento in termini di accuratezza, grazie all'utilizzo dell'ecoguida.